Nel 2001 fu ultimata la riqualificazione del largo Ossola, che assunse la fisionomia di vero centro del paese; si pensò allora di nobilitarla con un'opera d'arte.
Nacque così la Stele, un monumento di bronzo e acciaio in cui si fondono "suggestioni culturali e tradizioni del luogo".
Lo scultore Angelo Maineri infatti ha rappresentato figure "allegoriche": la testa di un armento che accanto ad una figura femminile che mostra i frutti della terra simboleggia l'economia prettamente rurale di un tempo; un ingranaggio e un fabbro per l'artigianato e l'industria; un "pipatt" per la storica attività della fabbricazione delle pipe; i bozzoli del baco da seta e le foglie del gelso per l'attività delle filande; e infine, non senza un riferimento all'ape dello stemma municipale, un apicultore intento a raccogliere il miele.
Le figure a spirale "ritmano la verticalità del supporto" e "risalgono in verticale" sino al giovane che, al culmine della stele, poggiandosi sulla tradizione, appare proiettato al futuro, verso il cielo e la speranza.